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Sistemi di accumulo più ecologici ed efficienti grazie all' anidride carbonica

04/12/2014

Non risolverà il problema del  riscaldamento globale, ma la nuova tecnica per produrre supercondensatori grazie alla  CO2, elaborata dai ricercatori dell’Università dell’Oregon, aumenterà senza dubbio l’efficienza dei  sistemi di accumulo  riducendo l’impatto del processo produttivo.

L’équipe di chimici e ingegneri dell’ateneo americano ha esposto a temperature elevate e a un flusso di  anidride carbonica  una miscela di magnesio e zinco per generare una reazione chimica controllata nota come metalloceramica. Il processo ha portato alla creazione di ossidi metallici e  grafene nanoporoso, una forma pura di carbonio nota per l’elevata capacità di condurre elettricità e per la resistenza.

Gli ossidi metallici derivanti dalla reazione chimica possono essere reimpiegati in altri processi industriali, ottimizzando il consumo di energia. Il grafene nanoporoso è una materia prima ampiamente utilizzata per i  sistemi di accumulo, ma spesso viene prodotta con metodi costosi e ad alto impatto ambientale che impiegano sostanze tossiche e molto corrosive. Come ha illustrato Xiulei (David) Ji, docente di chimica che ha curato lo studio:

Ci sono altri modi per fabbricare il grafene nanoporoso, ma questo approccio è più veloce, ha un basso impatto ambientale e costa meno. Il prodotto finale presenta una superficie estesa, un’ottima conduttività e, soprattutto, ha una densità piuttosto elevata che è paragonabile a quella dei carboni attivi in commercio oggi.

La fonte di carbonio utilizzata è l’anidride carbonica, un elemento rinnovabile e ampiamente disponibile in natura. Grazie a questa ricerca i  supercondensatori  costeranno meno e saranno più efficienti. I vantaggi dei supercondensatori, rispetto agli altri sistemi di accumulo, sono la capacità di erogare una potenza elevata in tempi brevi e di ricaricarsi più velocemente rispetto alle batterie tradizionali.

Dalle  auto ibride  ed elettriche ai dispositivi medici di emergenza, questa nanotecnologia potrebbe abbassare i costi di molte apparecchiature elettroniche, migliorandone l’affidabilità e le prestazioni. I supercondensatori possono essere impiegati anche per recuperare l’energia che altrimenti andrebbe persa, ad esempio quella della frenata, o per  stoccare il surplus energetico  prodotto da impianti di energia rinnovabile come le turbine eoliche.