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Il pozzo canadese

In questa pagina facciamo un approfondimento di una forma di riscaldamento/raffrescamento ambientale passivo di tipo ipogeico, o geotermico più impropriamente geotermico, il cosiddetto pozzo canadese o provenzale, ma che in alcuni casi è diffuso anche nella nostra edilizia storica.

Parliamo di un sistema di regolazione della temperatura dell'aria previo passaggio della stessa, dopo la presa in esterno, attraverso tubazioni sufficientemente lunghe e interrate nelle fondazioni, nei vespai areati, nelle intercapedini al fine di sfruttare la proprietà del terreno e degli spazi ipogei di mantenere costanti condizioni di temperatura, al variare delle condizioni esterne, condizioni naturalmente inferiori ai picchi di caldo estivo e superiori alle temperatura dell'aria in inverno.

Il pozzo canadese anticamente si faceva con tubazioni in terracotta che consentivano anche regolazione dell'umidità attraverso la porosità del materiale, particolarmente importante nei climi aridi e l'aria veniva direttamente immessa in ambiente.Oggi non sarebbe ritenuto sufficientemente salubre a causa di rischi adduzioni radon, contaminanti vari anche batterici, soprattutto in caso di umidità elevate e persistenti, per cui è consigliato l'uso di canalizzazioni impermeabili e continue quali corrugati in materiale plastico, eventualmente protetti con getto armato in condizioni particolari a rischio schiacciamento con letto di ghiaia, possibilmente abbinati a unità di trattamento aria per il filtraggio e controllo umidità prima dell'immissione in ambiente.

Un'altro modo di utilizzarli oggi è invece indiretto, per alimentare ad esempio delle pompe di calore con fluido aria in ingresso, diminuendo il gradiente di funzionamento input/output e quindi migliorando sensibilmente il COP della macchina.Va da sè che in sede di costruzione e/o ristrutturazione "pesante" il suo costo è minimo visti la povertà dei materiali e la semplicità della posa.

Il sistema presente alcune pecche :

  • non è facilmente dimensionabile il suo apporto, come tutti i sistemi passivi peraltro. Funziona certamente, ma se completamente passivo quanto è difficilmente prevedibile in termini precisi come si fa per gli impianti, a meno di sistemi forzati come nel caso di applicazione con la pompe di calore o con trattamento aria sempre forzato. Dipende da dove lo metto (terreno o vespaio areato), quanto è lungo, sezione ecc;
  • bisogna porre attenzione alle problematiche di schiacciamento e infiltrazione, per questo meglio usare corrugati robusti continui di sezione adeguata al percorso;
  • è poco conosciuto, nell' applicaziona a pompe di calore non si hanno dati certi su cui basare il rendimento delle macchine;
  • l' umidità crea esalazioni particolarmente sgradevoli ed insopportabili.

Il nostro parere

Il pozzo canadese viene spesso proposto per migliorare o mascherare la scarsa efficienza di alcune pompe di calore, per cui attenzione in che contesto vi viene proposto, inoltre va considerata la reale origine del sistema, studiato per la prima volta in Canada, zona geografica con climi secchi. L' applicazione nelle nostre zone deve considerare l' umidità di alcune zone in particolare. Dalla nostra esperienza la realizzazione in luoghi con clima umido è tassativamente sconsigliata in quanto a causa dell' umidità si generano esalazioni particolarmente sgradevoli e decise che ne comportano la chiusura.