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La cristalloterapia

La  cristalloterapia  è una pratica di  medicina alternativa, che si prefiggerebbe di eliminare disfunzioni o malesseri mediante la collocazione di  minerali  su determinati punti del corpo.

Secondo i sostenitori di questa pratica, ogni cristallo avrebbe una sorta di "campo energetico" proprio ed avrebbe la capacità di entrare in contatto con ogni forma vivente del  regno animale. Il cristallo opererebbe nel corpo umano sui piani definiti come "fisico-emotivo-mentale" e spirituale, riportando "l'equilibrio" e "l'armonia".

Non esiste alcuna  prova scientifica  di tali affermazioni; la stessa espressione  campo energetico, come intesa dalla cristalloterapia, è priva di qualsiasi significato o riscontro; soprattutto, non esiste alcuna prova di efficacia o utilità clinica del metodo.

Dal mondo classico al  Medioevo, le presunte proprietà ed i presunti effetti dei minerali furono oggetto di speculazione filosofica e  alchemica. Alle pietre era attribuito un preciso influsso terapeutico, specifico per ciascuna patologia, come affermato ad esempio nella  Naturalis historiadi  Plinio  o dal trattato  Sulle rocce  di  Teofrasto.

Secondo chi propone queste pratiche, ogni cristallo avrebbe presunti "effetti". Il cristallo, acquistato o trovato in natura, potrebbe essere scelto anche basandosi sull'intuito e sulle sensazioni ed emozioni ricevute dal contatto col minerale.

I cristalli verrebbero usati soprattutto per presunti scopi  terapeutici  e  spirituali  e per "ricaricare" la presunta  aura  dell'organismo, un "campo energetico" che, secondo le credenze  New Age[4], circonderebbe gli esseri viventi.

Per il presunto utilizzo "terapeutico" vengono adottati metodi differenti:

  • contatto: l'operatore tiene la pietra in mano e la passa sulle parti del corpo da trattare;
  • amuleto: portare con sé il minerale (in tasca, come ciondolo o braccialetto) nella vita quotidiana;
  • meditazione: in gruppo o da soli, con il cristallo addosso o in mano, ci si concentra sul disturbo, tentando di ristabilire "l'armonia nell'animo";
  • elisir: il minerale viene immerso in una caraffa o in un bicchiere pieno d'acqua e in seguito si beve "l'elisir", che si sarebbe caricato delle presunte "energie" associate alla pietra; questa pratica può esporre a rischi di intossicazione, a seconda dell'eventuale tossicità del soluto minerale passato nel liquido.

I sostenitori della cristalloterapia credono anche nell'esistenza di altre ipotetiche applicazioni delle pietre, come la cura a distanza e la cura dell'aura.

Vari cristalli produrrebbero presunti effetti diversi; ad esempio:

  • per l'insonnia: sarebbe indicata la  malachite, perché scioglierebbe le tensioni, diffondendo calma e serenità;
  • per le donne in gravidanza: la  fluorite  favorirebbe il trasferimento di "energie benefiche" della madre al figlio;
  • per i disturbi del fegato: il  diaspro  tigrato e leopardato diminuirebbe i dolori epatici;
  • per l'ansia: l'agata  di Botswana dovrebbe far cessare il panico;
  • per rilassare: la  sodalite  servirebbe per conciliare il sonno e rilassare corpo e mente;
  • per il mal di testa: l'ametista  aiuterebbe a far passare le emicranie.

Fonte Wikipedia