Menu

Bolzano la città dove si vive meglio

Bolzano riguadagna la medaglia d’oro nella classifica annuale sulla Qualità della vita, curata dal dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma per ItaliaOggi, con il supporto di Cattolica Assicurazioni.

Era già stata al primo posto nel 1999 (prima edizione dell’indagine), nel 2001 e nel 2007. In tutte le altre edizioni ha comunque mantenuto posizioni di vertice.

I meriti? Ambiente, lavoro, tempo libero, scuola e finanza, solo per citare alcuni indicatori che hanno reso migliore la vita dei cittadini.  

Considerando la seconda e terza posizione, rispettivamente di Trento e Belluno (stabili rispetto alla precedente edizione dell’indagine), verrebbe da commentare «nulla di nuovo sotto il sole», se non fosse per il cambiamento in coda alla classifica: è Trapani la 110ª provincia italiana.

Qui la qualità della vita è insufficiente in sette dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente; disagio sociale e personale; servizi finanziari e scolastici; sistema salute; tempo libero, tenore di vita). Precedono Medio Campidano, in discesa, e Napoli, stabile al terzultimo posto.

A questo proposito, i grandi centri procedono a doppia velocità: da un lato Roma, che a sorpresa migliora la sua posizione (21 posti in salita al 67° posto), dall’altro Torino e Milano, in lieve discesa (rispettivamente al 77° e 57° posto), e poi Napoli, appunto, che mostra una sostanziale stabilità in fondo alla classifica.

Proprio nella contrapposizione fra grandi e piccoli centri urbani sta una delle principali tendenze confermate in questa edizione. Non più un Centronord avanzato contro un Mezzogiorno povero, quanto piuttosto province minori, collocate trasversalmente lungo tutta la Penisola, caratterizzate da dinamicità imprenditoriale (e non solo), a cui fanno da contraltare i grandi centri metropolitani, più statici e con condizioni meno accettabili.