Il "Decreto Rilancio" presentato dal premier Giuseppe Conte ed ora al vaglio del parlamento prevede la detrazione fiscale al 110% delle spese per i lavori di riqualificazione energetica e/o antisismica con possibilità di cedere il relativo credito fiscale.
La detrazione si applicherà alle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi di isolamento termico e altri interventi di efficientamento energetico, compresi anche quelli per la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
Nello specifico, gli interventi che danno diritto alla detrazione maggiorata sono :
Il principio base è il miglioramento di due classi energetiche degli stabili ma nell'ultima versione questo paletto è stato edulcorato: se questo non è possibile, basta il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E).
Inoltre la detrazione maggiorata si applicherà a :
Importante novità è infine quella che riguarda la possibilità di cedere il credito maturato alle banche. Per tali interventi, a detta di Palazzo Chigi, "in luogo della detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta". In pratica, la grande novità è che il condominio potrà appaltare lavori per 100 e incassare un pari sconto dal fornitore, che incassa la liquidità (100) dalla banca girandole un credito fiscale da 110. I condomini avrebbero i lavori gratis, le imprese un pagamento sicuro dei lavori e per le banche, che attingono liquidità dall'eurosistema a condizioni senza precedenti, un margine del 10% spalmato in cinque anni.